La letteratura medica dimostra che il parto fisiologico a domicilio, assistito secondo precisi criteri, è sicuro quanto quello in ospedale e dà maggiore soddisfazione alla donna e alla coppia.
Ciò non significa che non vi saranno mai esiti negativi, considerando l’esistenza dell’imponderabile anche in ostetricia, ma saranno uguali o inferiori a quelli in ospedale.
Dati del 1988 ricavati da uno studio di Huisjes H.J. in Olanda, dove il 40% della popolazione partorisce in casa, indicano una mortalità perinatale del 1,9 per mille, dovuta per lo più a malformazioni fetali incompatibili con la vita; altre casistiche la indicano tra l’1 e il 2 per mille.
Invece la morbilità dei bambini avuti tra le mura della propria abitazione è nettamente inferiore a quella dei bambini nati in ospedale da parti fisiologici.
M. Wagner, epidemiologo dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), dimostra in una sua ricerca che la mortalità perinatale a domicilio (nei paesi occidentali), sia nei parti fisiologici che in quelli a medio rischio, è inferiore a quella in ospedale, e quindi conclude che il parto in casa, se non addirittura più sicuro di quello in ospedale, sicuramente non lo è di meno.
Del resto le condizioni di sicurezza mai nella storia sono state così ottimali come oggi, quando le donne si trovano generalmente in un buono stato di salute e in buone condizioni socio-economiche nonché sono disponibili le tecnologie diagnostiche e una rete ospedaliera ben distribuita sul territorio, con servizi di trasporto efficienti nei casi di bisogno.
Un dato da evidenziare è che l’85% delle donne in attesa… [SEGUE]