Ci riesco nel primo pomeriggio, verso le 16.30, dopo aver convinto il medico di guardia che sto benissimo, non ho contrazioni, sono in formissima e il parto di certo non è cosa imminente. Ancora un tracciato, tanto per stare sicuri: una sola contrazione più o meno significativa, poi il nulla.
L’ostetrica conviene con me che non ci sono grossi indizi di parto imminente.

Mentre torno a indossare i miei abiti civili e preparo le borse, inizio ad avvertire strani doloretti al basso ventre: forse devo svuotare l’intestino, anzi, di certo sto somatizzando il nervosismo accumulato durante questa assurda giornata.

Non vedo l’ora di essere a casa dai mici, voglio solo rilassarmi sul nostro divano.
Daniele mi aspetta fuori dal blocco parto e in breve siamo in macchina. Arriviamo, faccio le scale con tranquillità ed ecco i miei pelosi coccoloni.

Li saluto e li accarezzo, poi vado in camera a cambiarmi.
Non mi sento troppo bene, per la verità. Mangio un’arancia e mi metto a letto, sento il bisogno di riposare. Sono le 18 circa.

I dolori non si placano, anzi, sono sempre più frequenti e… [SEGUE]

 

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