Malgrado sia accertato che la familiarità ricopre un ruolo principale nell’eziopatogenesi del disturbo, non è ancora dimostrata la precisa modalità di trasmissione.

Sembra che il disturbo possa essere trasmesso mediante un complicato meccanismo autosomico-dominante, autosomico recessivo o poligenico.

A scatenare il fenomeno è quasi sempre la febbre alta che con il suo repentino innalzamento determina una reazione incontrollata del cervello.

Sintomatologia
Si manifesta con sintomatologia variabile in funzione della gravità della patologia. Nella maggior parte dei bambini affetti, la convulsione febbrile inizia con il giramento degli occhi e l’irrigidimento degli arti.

Successivamente, il bambino perde coscienza e, involontariamente, contrae e rilassa ripetutamente i muscoli degli arti inferiori e superiori. Non è rara la perdita di controllo dello sfintere anale e vescicale.

Le convulsioni febbrili, provocando difficoltà respiratorie… SEGUE

 

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