mammaria se non in percentuali molto basse (0,4% delle donne con lesione maligna e 12% delle donne con lesione benigna) di popolazione. Sono invece da ricercare noduli palpabili e/o visibili, soprattutto nel quadrante superiore esterno della mammella.
Ogni alterazione del tessuto mammario, come l’alterazione dell’aspetto della cute, secrezioni dai capezzoli o modificazioni della forma del seno, devono essere segnalate al proprio medico curante e indagate più approfonditamente.
Tuttavia la maggior parte dei tumori del seno, però, non dà segno di sé e la diagnosi è possibile grazie all’esame ecografico e alla mammografia.
Quali sono i fattori di rischio?
I fattori di rischio per il cancro al seno sono da tempo conosciuti e riguardano.
- Età superiore a 50 anni (75% dei casi);
- Familiarità: il 5-7% delle donne con tumore al seno ha avuto casi di patologia in famiglia;
- Mutazioni dei geni BRCA1 e il BRCA2: tali mutazioni sono responsabili del 50% delle forme ereditarie di tumore del seno e dell’ovaio;
- Ormoni: gli studi hanno dimostrato che un uso eccessivo di estrogeni aumenta l’incidenza di cancro al seno. Per questo tutti i fattori che ne incrementano la presenza hanno un effetto negativo ( terapia ormonale sostitutiva, estro progestinici..);
- Alterazioni del seno come cisti e fibroadenomi o morfologia iperplasica del tessuto mammario riscontrata alla mammografia;
- Obesità e stile di vita sedentario;
- Alcool e Fumo .
Esistono fattori protettivi? ... SEGUE
Trackback/Pingback