L’acqua mi ha decisamente aiutata e sollevata, le contrazioni sono travolgenti ma non più così violente.
Non riesco ugualmente a stare ferma, le ostetriche non riescono a farmi il monitoraggio, infatti si arrendono.

Finalmente trovo una posizione: sono in ginocchio nell’acqua e una delle ostetriche vedendo che mi metto le mani sulla bocca mentre urlo si avvicina me le prende e poi mi accarezza la testa dolcemente.

Il mio compagno è lì seduto in po’attonito ma sento che mi è vicino e mi sostiene.
Dopo un po’ le contrazioni si fermano e io riesco a prendere un po’di fiato ma poco dopo sento il bisogno di spingere.

Quasi subito sento il bruciore dovuto al passaggio della testa; con tre spinte sento lo scivolare delle gambette e il completo svuotamento della pancia; mi sento stordita, come se fosse strano non sentire più dolore.

Mi volto e a filo d’acqua vedo la mia bambina: Matilde è nata alle ore 14.53 di 3 chili 360 grammi e 52 cm di lunghezza.
Ho avuto solo 3 punti esterni e Matilde si è attaccata al seno subito in sala parto, dove sono potuta rimanere con lei e il suo papà per due ore.

A voi che leggete il mio racconto sento di dirvi non abbiate paura! Urlate senza ritegno vi aiuterà e dove possibile richiedete il parto in acqua.

Chiara

 

Disclaimer
I dettagli sui nomi degli ospedali o dei professionisti, vengono omessi o modificati dalla redazione per evitare ogni relazione con gli specifici punti nascita. I contenuti scelti sono tratti dai raccolti nel forum di Mammole o pervengono direttamente alla redazione segreteria[at]mammole.it e la pubblicazione viene rilanciata su tutta la rete del network, che è costituita da centinaia di pagine FB dei vari ospedali locali. I racconti non possono essere pertanto riconducibili a nessun luogo di nascita preciso, la pubblicazione sulla pagina del singolo reparto non lo identifica come un evento avvenuto nella specifica struttura.

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