Mi impegnavo a seguire i movimenti consigliati dalla mia ginecologa per facilitare il rilassamento dei muscoli ed evitare di irrigidirmi.
La stanchezza stava per prendere il sopravvento ma finalmente mi dissero di spingere perché si vedeva la testolina con tanto di capelli.
Erano le 20:30 quando nacque il mio amore dopo 12 ore di travaglio.
Me lo poggiarono sul seno, ero così elice di vedere quel piccolo visino, dopodiché lo portarono a fare il bagnetto e i dovuti controlli.
Scelsi di non far entrare mio marito: mi sentivo troppo sfinita e sofferente per farlo assistere al parto – anche la mia ginecologa mi consigliò di non farlo entrare.
La placenta uscì subito dopo fortunatamente, potevo finalmente riposare e godermi il mio dolce bimbo.
Ricordo che quando fecero entrare mio marito per vedere il bambino ero emozionatissima, lo tenne in braccio e guardandoci negli occhi non potevamo ancora credere che quel piccolo scricciolo che tanto avevamo aspettato era già lì con noi.
Tanya
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