Eccomi qua: scrivo finalmente questo racconto dopo mesi  dall’arrivo del mio pulce.

Lo scrivo oggi perché proprio ieri sera mi sono ritrovata a ripensare a quei magici e interminabili momenti di quel 15 maggio dove la mia vita si è arricchita e impreziosita di un amore nuovo mai provato e mai immaginato e che oggi ho voglia di condividere con voi…

Andrea, il mio primo figlio,  mi ha fatto ammattire non poco per venire al mondo: la sua nascita era prevista per il 17 maggio ma già dal 26 aprile si era incanalato e avevo iniziato una timida dilatazione con tante dolorose contrazioni ; “massimo 48 ore e inizi il travaglio” dicevano ma Andrea è nato 20 giorni dopo e alla fine di un travaglio durato oltre 12 ore… ma andiamo a quei giorni.

Era la sera del 13 maggio quando iniziai a sentirmi “strana”: avevo un senso di agitazione che mi pigliava allo stomaco; vampate di calore che mi prendevano al viso, respiro corto e Andrea che nel pancione si muoveva più del solito.

Non lo so perché ma avevo il sentore che sarebbe stata una nottata più dura delle altre.
A casa con me c’erano i miei e mia sorella che erano venuti dal paesello per darmi una mano, mio marito era a lavoro e non sarebbe tornato prima delle 1.00 di notte.

Quando è rientrato io ero ancora sveglia, non riuscivo a chiudere occhio.
Abbiamo parlato un pò e alle 2.00 eravamo entrambi a letto e finalmente addormentati! Beh, è stato un breve pisolino perché alle 2.50 mi sono svegliata di colpo inondata da uno tsunami! Ma quanta caspiterina ne avevo nel pancione?

In mezzo secondo mi sono resa conto che non è che ero diventata incontinente… [SEGUE]

 

Facebook Comments
3.8K Shares
3.8K Shares
Share via
Copy link
Powered by Social Snap