I fattori di rischio, per i quali può fallire il trattamento conservativo, sono stati individuati nella scarsa attenzione dei genitori al posizionamento della testa del bambino e ai consigli ricevuti da medici, nell’età avanzata del neonato al momento di intraprendere la terapia, nella gravità della deformazione e nella presenza di torcicollo congenito.

I risultati dello studio, concludono che entrambe le terapie sono risultate valide e che nulla preclude al passaggio alla terapia del casco, se il trattamento conservativo non dovesse risolvere il problema.

Il nostro consiglio è anche quello di osservare attentamente il bambino e le posture che assume in virtù delle modalità utilizzate per dormire, a come lo tiene in braccio (reggerlo non solo con il braccio dominante), approcciarsi simmetricamente quando gli si porge il cucchiaino per i pasti… insomma, occorre una maggiore consapevolezza sulla capacità dell’ambiente di plasmare, oltre alla mente anche i corpi.

A maggior ragione quelli “teneri” e in sviluppo dei neonati.

 

Fonte Bibliografica
Effectiveness of conservative therapy and helmet therapy for positional cranial deformation

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