L’evoluzione tecnologica ha progressivamente facilitato la sopravvivenza, ma è stato negli ultimi 50 anni che il livello di sedentarietà del genere umano è marcatamente aumentato.
Le ore passate seduti ad una scrivania o al volante di una macchina impongono uno stile di vita inadatto a quella che è stata la nostra storia evolutiva.
La ricerca si oppone alle teorie che mettono in correlazione la riduzione di densità ossea con il cambiamento di alimentazione o con un possibile vantaggio evolutivo legato alla presenza di una struttura ossea più leggera.
Gli studiosi sottolineano come nell’uomo moderno non ci siano predisposizioni anatomiche all’osteoporosi e che un esercizio fisico impegnativo e costante può riuscire a prevenire i problemi di fragilità ossea in vecchiaia.
Fonte Bibliografica
Gracility of the modern Homo sapiens skeleton is the result of decreased biomechanical loading