Anche la WHO e l’UNICEF si sono espressi con una dichiarazione congiunta in cui affermano che l’apertura di una Banca del Latte Umano rientra nel quadro delle iniziative che a livello internazionale vengono intraprese per promuovere e supportare l’allattamento al seno.

Le Linee di indirizzo nazionali sulla protezione, la promozione ed il sostegno dell’allattamento al seno (GU n.32 del 7/2/2008) affermano che “il latte materno, dato al seno oppure come latte di banca donato da madre o da donatrice è, laddove non controindicato, l’alimento più adeguato ai fabbisogni nutrizionali dei neonati prematuri e ricoverati”.

In Italia la prima Banca del Latte Umano con caratteristiche moderne compare a Firenze nel 1971, ma solo nel 2008 in Toscana viene costituita la Rete Regionale delle Banche del Latte Umano Donato (ReBLUD), primo esempio di rete in Europa.
Il nostro Paese risulta essere attualmente uno dei più attivi a livello europeo, con 30 centri presenti sul territorio.

L’attività delle banche viene coordinata dall’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD), che persegue fini solidaristici ed ha lo scopo di promuovere e diffondere l’allattamento materno e la donazione del latte per l’utilizzo nelle Terapie Intensive Neonatali; l’associazione si occupa inoltre di coordinare le BLUD, promuovendone il miglioramento e la qualità.

La Banca del Latte si fa carico di effettuare indagini… [SEGUE] 

 

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