Questa sarà, ovviamente, una buona norma (ma anche semplice buon senso) anche per noi: non diminuendo la quantità di attenzioni riservate al cane (e il piacere di stare con lui) e premiandolo sempre (con giochi, carezze, cibo e giochi) quando rimarrà tranquillo, così come detto in precedenza con il discorso degli odori, nella sua mente si creerà un’associazione positiva rispetto alla figura del bambino.
Evitiamo di:
> forzare il nostro amico a quattro zampe nell’avvicinamento al bambino (lo farà quando sarà pronto) o allontanarlo quando, al contrario, tenterà un approccio: in questo senso sarà utile, sempre sotto supervisione, cercare quanto più possibile di tenerlo nella stessa stanza con il bimbo (non sarà difficile perché, come noto, tenderà a seguirci) coinvolgendolo nella quotidianità e permettendogli di assistere ad attività cicliche ed intime come il cambio del pannolino, il bagnetto o la poppata.
> punire il cane in presenza del piccolo, o rischieremo di creare l’effetto contrario, condizionando l’animale negativamente nei confronti del neonato.
> dare per scontata la facilità nel rapporto.
I bambini possono, con movimenti inconsapevoli disturbare l’animale che, seppur docile e tranquillo, potrebbe reagire in modo aggressivo ponendosi in atteggiamento di difesa e facendo involontariamente del male al bambino.
Come già precisato, è necessario e prudente tenere sempre sotto controllo l’interazione tra i due e, quando questo non fosse possibile, è preferibile tenerli separati attraverso la creazione di piccole “barriere” che dividano gli ambienti (come i cancelli, reperibili in tutti i negozi o reparti dedicati ai bambini) così come è importante che il cane conservi il suo spazio (e i suoi oggetti) in casa, spazio che dovrà restare inaccessibile al vostro piccolo.
Insomma, non sarà semplice e non ci sarà nulla di scontato ma questi piccoli sforzi saranno ripagati e si ripercuoteranno positivamente sulla routine quotidiana, sul rapporto e sulla considerazione che ognuno di voi (cane compreso) avrà dell’altro. In questo senso non sottovalutate il valore dell’insegnamento che starete dando a vostro figlio.