Era giovedì 31 marzo e alle 8 del mattino, anche se non molto contenta, provano a farmi lo scollamento delle membrane.
Esco dall’ambulatorio sapendo però che lo scollamento era stato solo parziale, pressoché inutile, ma che avevo molto poco liquido. Dopo qualche giorno mi volevano vedere per ricontrollare.
Io sono abbastanza tranquilla.
Alle 9 dello stesso giorno arriva mia mamma in stazione che, memore dell’esperienza di mia sorella, aveva deciso di partire il giorno dello scollamento.”Non si sa mai” diceva.
La giornata procede normalmente, nessun dolore o fastidio… tutto fermo.
Andiamo a letto e alle 12:40 un dolore continuo e molto forte mi sveglia.
Non so come stare, che posizione assumere. Mi contorco talmente che si sveglia mio marito. Non sappiamo cosa fare perché non riconosco contrazioni ma solo un dolore continuo e una pancia durissima.
Per stare più tranquilli andiamo in ogni caso al pronto soccorso.
Ricordo che mi sono dovuta fermare più volte nel tragitto a piedi dal parcheggio al reparto!… un po’ era il dolore e un po’ l’urgenza di fare pipi!
Non sapevo se ridere o se urlare dal male!… SEGUE
Un pezzo di cuore l’ho lasciato in questo reparto.Sono entrata in ospedale il 6 agosto per un problema di sospetta pre-eclampsia diagnosticata con certezza nei giorni successivi dopo i dovuti esami. Dopo aver avuto tale diagnosi arriva la comunicazione che non sarei stata dimessa se non dopo l’arrivo del mio Andrea.
Il 18 ho iniziato l’induzione, un fallimento dopo l’altro.
Così Il 22 ho iniziato con l’ossitocina fino all’1 del 23 quando ho mollato e ho chiesto il cesareo. Andrea nonostante gli 8 cm di dilatazione non sarebbe mai sceso perché, pur essendo cefalico guardava verso l’alto anziché verso il basso.
Alle 2 di notte abbiamo iniziato il cesareo e alle 2.20 è nato lui, Cianotico e infreddolito, ma finalmente era arrivato.
Il 26 siamo stati dimessi, dopo 20 giorni di pensieri, ansie, ogni tanto un pizzico di scoraggiamento, durante i quali non sono mai stata sola.
Ringrazio le ostetriche che mi hanno seguita in reparto, sempre disponibili e sorridenti anche nelle prime ore del giorno o durante la notte.
Ringrazio Alessandra, Carlo ed Elena che mi hanno accompagnata durante il mio lungo e doloroso travaglio, con tenacia, forza ma anche e soprattutto con tanta dolcezza e tenerezza.
Grazie a chi si è preso cura del mio piccolo con passione e dedizione.
Grazie all’anestesista che mi ha seguita in sala operatoria.
E infine grazie ai miei 2 angeli custodi che hanno fatto nascere il mio gigante, la dottoressa Denise e il mio caro dottor Zambetti.
Siete stati tutti la migliore scelta che potessi fare per la nascita del mio Andrea.
Sono stata Ricoverata per un problema e sono stata dimessa con un dono.