Alle ore 12 del 18 mi viene indotto il parto, che non essendo una cosa naturale ma “forzata”, prevede tanti passaggi: inserimento di fettuccine, bere bicchieroni di uno sciroppo orrendo, rottura delle membrane e delle acque…
Tutto il 18 e la notte ho avuto tanti dolori; ma, alla visita del mattino, vengo a sapere che non si era mosso nulla: collo dell’utero alto e nessuna dilatazione. Continuo così tutto il giorno, alle 16 mi viene effettuato il distaccamento delle membrane ma lo stesso non succede nulla, così, alle 19, si decide per la rottura delle acque.
Beh, che dire: da lì è iniziato tutto, un dolore dietro l’altro, sempre più forte. Eccolo lì, il travaglio: una sofferenza pazzesca ma, fortunatamente, la cosa positiva del parto indotto è che, essendo monitorata continuamente, puoi benissimo fare l’epidurale che è stata la mia salvezza!
Alle 21, dopo sole 2 ore di travaglio, mi dicono di chiamare mio marito e preparami per andare in sala parto e così penso “finalmente ci siamo”!
Alle 21.10 mi viene fatta l’epidurale… [SEGUE]