Ritorno nella vasca e tutto diventa magico, il dolore c’è ma sembra che l’acqua se lo porti via. Riesco a riprendermi tra una contrazione e l’altra facendomi cullare dall’acqua. In poco tempo arrivo a dilatazione completa e inizio a spingere.
Mio marito stravolto, dopo la notte insonne, è stata la mia guida in questa fase. Ho spinto per due ore, ma sono state due ore bellissime e serene senza dolore, perchè sapevo che da li a breve sarei diventata mamma.
Alle 14.21 è nato lui, il nostro bambino Riccardo.
Tanto desiderato, dopo un dolore immenso provato un anno prima. Ma noi sappiamo che in lui c’è una piccola parte del suo fratellino che è in cielo.
Il suo pianto mi tranquillizza, i nostri sguardi finalmente si incrociano, è perfetto, con tantissimi capelli scuri. Finalmente sono mamma, non riesco a piangere dalle troppe emozioni. Portano Riccardo dal pediatra e nel mentre mi ricompongo, solo pochi punti ma non li sento nemmeno.
Non vedevo l’ora di poterlo abbracciare e attaccarlo al seno, ma qualcosa non va, il mio bambino aveva bevuto troppo liquido ed era sotto osservazione. Dopo una notte travagliata dai pensieri la mattina successiva me lo portano e subito inizia il nostro contatto magico. Quel contatto che porteremo avanti a vita. Lui era la parte mancante della nostra famiglia.
Monica
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