Alle 4:00 sento un rumore sordo come lo scoppio di un piccolo palloncino in seguito ad una contrazione un po’ più forte delle altre.

Da questo momento in poi il dolore è davvero forte (anche se ho la sensazione di riuscirlo a gestire) ed io ho la percezione di essere lì col corpo ma non con la mente.

In sala parto la percezione del tempo diventa strana… sembra non esistere più per me, non mi rendo conto di quanto passino velocemente le ore. La mia compagna massaggia incessantemente la schiena per ore e mi dice che sto andando benissimo!

Passano 5 ore e sento che è il momento di spingere, però sono esausta, ho un gran sonno ed una faccia pallidissima.
L’ostetrica Elena mi consiglia dolcemente di mangiare del miele e tra una contrazione e l’altra me ne da un cucchiaino, mi fa bere, mi tiene la mano, mi accarezza, mi asciuga il sudore e mi dice che presto avrò la mia bimba con me.

Dopo mezz’oretta di spinte… SEGUE

 

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