L’ospedale dista circa 5 minuti da casa nostra e, arrivati, siamo entrati dalla guardia medica dove una carinissima infermiera mi ha accolto e portato di sopra in ginecologia.
Una volta arrivata, ho iniziato a spiegare tutto e loro mi hanno subito ospitato in una stanza tranquilla con un lettino molto strano.
Questa sala si chiama ‘’Travaglio’’.
Mi hanno monitorato per tutto il tempo, mi hanno visitato per vedere se ero o meno dilatata.

I dolori stavano diventando sempre di più e sempre più fastidiosi, le ore passavano e io soffrivo: non avevo mai provato fino a quel momento dei dolori così forti, che ti lasciano senza aria, che ti fanno tremare e piangere.
Il mio compagno mi è stato accanto sempre paziente e tranquillo mi chiedeva come stavo, ma io diventavo sempre più nervosa. Le avevo provate davvero tutte: doccia calda, palla, acqua, camminare avanti indietro, ma niente, i dolori non volevano andar via.

Alle ore 8:30 perdo il famoso tappo e chiamo subito l’ostetrica… SEGUE

 

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