Il secondamento prende inizio subito dopo l’espulsione o estrazione del feto dall’organismo materno e, per definizione, esso rappresenta il periodo durante il quale avvengono il distacco e la successiva espulsione della placenta e degli annessi fetali (membrane amniocoriali e funicolo).
La placenta viene espulsa dopo circa 20 minuti, ma si può aspettare anche oltre l’ora, mentre le fasi sono definibili come:
1a) Distacco della placenta dalla sede di inserzione e sua caduta a livello del segmento uterino inferiore (SUI): il fenomeno è da imputare alla mancanza di elasticità della placenta, che non riesce a seguire la notevole riduzione del volume della cavità uterina in seguito all’espulsione del feto;
2a) Passaggio della placenta dal SUI alla cavità vaginale: in questa fase la mamma avverte delle piccole contrazioni. Quando la placenta raggiunge la vagina, la donna percepisce un senso di peso e distensione e sente il desiderio di spingere;
3a) Espulsione della placenta e degli annessi ovulari. In seguito alla nascita della placenta, l’utero si contrae massimamente e diventa globoso (si forma il “globo di sicurezza”).
Durante il secondamento, da parte dei neo-genitori… [SEGUE]