Mi trasferiscono in sala travaglio: una stanza solo per me e mio marito, molto carina… io però non ce la faccio più dai dolori; dalla stanchezza mi si chiudono gli occhi e mio marito mi parla per tenermi sveglia.
Alle 8 sono a 10 cm.

Bene: ad ogni contrazione mi fanno spingere.
La pupa scende ma poi risale tipo “risucchiata”. Ci provo fino alle 9.30 ma niente. La ginecologa allora parla con le ostetriche e decide che mi fa provare a spingere per l’ultima volta altrimenti mi farà un cesareo perché la pupa ogni volta che spingo diventa un po’ sofferente.

Allora, l’immagine è questa: io sdraiata, mio marito a sinistra che mi regge la testa e mi incita, sulla pancia un’ostetrica che mi aiuta e mi schiaccia, altre ostetriche in giro al letto (ero l’unica che stava partorendo) e davanti la ginecologa con la ventosa. Prima spinta a vuoto, seconda spinta meglio, terza spinta… sono le 10.13 ecco Giada!!

Scatta l’applauso di tutti: c’erano tipo 10 medici dentro in stanza!
Non scendeva perché aveva il cordone attorno al collo: povera stella. Me l’appoggiano subito sul petto ancora col cordone attaccato; è una meraviglia e ancora non ci credo.

La prendono e la portano nell’isola neonatale per i controlli… SEGUE

 

segue

 

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