gravida pensierosa

 

Sono passati ormai 3 anni, ma in una meditazione yoga ho rivissuto il mio parto ed ho deciso di raccontarvelo.

Sono rimasta incinta a 43 anni senza nessuna difficoltà quasi al primo tentativo, ho avuto una gravidanza serena senza problemi.
La gravidanza è a termine, una mattina mi alzo e capisco che quello sarà un giorno diverso: vedo l’alba, è settembre con il cielo terso.
Tutto il giorno Lei non si fa sentire, alla sera entro in panico, chiamo l’Ospedale, mi dicono di andare per controllare, intanto comincio a sentire delle contrazioni non dolorose.

Fortunatamente la piccola sta bene, battito regolare e liquido amniotico nella norma, al termine l’ostetrica osserva un po’ di liquido in vagina fa il test e sentenzia “sacco rotto”. Mi ricoverano ed inizio l’antibiotico.

Intanto le contrazioni arrivano distanziate e ben sopportabili, mando a casa il mio compagno sperando che nella notte il travaglio si avvii.
Niente, mi addormento e arrivo alla mattina, la ginecologa mi suggerisce di iniziare l’induzione, con il sacco rotto non conviene prolungare oltre.

Chiedo un po’ di tempo ancora, comincio a camminare per tutto l’ospedale… SEGUE

 

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