parto in acqua @

 

La notte tra il 10 e l’11 agosto non sono riuscita a dormire molto, ma non era una novità: tra il caldo e la mia pancia sfido chiunque a dormire!

Mi sono alzata verso le cinque, sentendo uno strano formicolio alla pancia, ho camminato un po’ per casa, poi mi sono seduta sulla sedia a dondolo nella cameretta.
Alle sei il papi mi ha chiesto se andava tutto bene, io gli ho risposto di sì e quando mi sono alzata per tornare a letto, ho sentito le mie gambe bagnarsi: mi si erano rotte le acque!

Con calma mi sono fatta la doccia, mi sono vestita, ho fatto colazione con il papi, che poi ha scattato l’ultima foto al mio bel pancione, e siamo andati in ospedale.

Il travaglio è stato qualcosa di sorprendente; le contrazioni, che appena arrivati in ospedale non erano presenti, sono arrivate e aumentate di intensità nel giro di poco tempo.
Il papi le cronometrava e quando ha visto che tra l’una e l’altra c’erano pochi minuti, ha chiamato l’ostetrica per un controllo.

Tutto procedeva bene, ma io verso le 11 avevo già il desiderio di spingere!
Dopo varie visite ed una ecografia per accertarsi che Elisa fosse incanalata bene, mi hanno fatto entrare nella vasca da parto: in quel momento ho realizzato che mancava poco alla sua nascita.

Ho avuto la fortuna di partorire in un ospedale dove nel reparto maternità… [SEGUE]

 

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