I ricercatori sottolineano comunque che, in mancanza di dati epidemiologici, si rende consigliabile un approccio “precauzionale”.
In particolare, il rilievo nel mirino dell’analisi degli studiosi sono le ecografie in 3D e 4D, il cui ricorso è sempre più diffuso e spesso esplicitamente richiesto dalle future madri allo scopo di conservare immagini di qualità superiore come ricordo: queste tecnologie comportano tempi di scansione più lunghi e sono associate a potenze superiori, con conseguenti maggiori rischi per l’embrione.

Chiaramente, nello studio si esprimono criticità unicamente in riferimento all’uso di tali strumenti a scopo non strettamente medico, in quanto (come più volte sottolineato dagli stessi autori dell’indagine) l’uso di tecnologie a ultrasuoni in presenza di specifiche ragioni cliniche non va assolutamente biasimato. Infatti, il ricorso allo strumento è considerato “sicuro” e i benefici conseguenti ad una buona indagine diagnostica superano di gran lunga i rischi che potrebbe comportare, ad oggi presenti su un piano puramente teorico.

Più volte viene infatti evidenziato dagli autori che lo scopo della ricerca è quello di stimolare un approccio precauzionale e evidenziare i possibili rischi rispetto al fisiologico sviluppo dell’embrione, in modo da consentire a mamma e papà di compiere scelte consapevoli nell’approccio alla diagnostica per immagini propria del periodo prenatale.

In conclusione, lo scenario prospettato non deve allarmare: al momento non esistono ragioni per ritenere insufficiente la sicurezza degli strumenti diagnostici ad ultrasuoni, esistono tuttavia le condizioni per mettere in discussione l’uso non strettamente medico di tali apparati.

È auspicabile quindi che ciascun professionista sanitario si ispiri nella pratica clinica al principio della prudenza, mettendo al contempo i genitori a conoscenza dei possibili rischi legati ad un uso non strettamente necessario degli strumenti di diagnostica per immagini.

 

Fonti Bibliografiche

RCOG release: The use of ultrasound before 10 weeks gestation is examined in a new scientific opinion paper

LINEE GUIDA SIEOG Società Italiana di Ecografia Ostetrico Ginecologica

 

Facebook Comments
2.4K Shares
2.4K Shares
Share via
Copy link
Powered by Social Snap