Anche fare un bagno o una lunga doccia calda sfruttando i benefici dell’acqua può aiutare: se in seguito le contrazioni cessano significa che i tempi non sono ancora maturi, se diventano incalzanti allora probabilmente il travaglio si sta avvicinando.

Per via del fatto che il periodo prodromico è spesso lento e faticoso, nelle mamme si alimentano il senso di frustrazione e sconforto; il consiglio è quello di rifuggire la razionale logica della pianificazione e non lasciarsi abbattere dall’idea di non vedere “una fine temporale” per questo stadio.

Tutto ciò che accade al corpo in fase prodromica non è fine a se stesso, è indispensabile: le modificazioni trasformative del collo uterino (rammollimento, cambiamento di posizione e raccorciamento della lunghezza) permettono la successiva dilatazione e prendono avvio proprio nel periodo prodromico, il quale, pur nella sua incostanza, risulta importante esattamente quanto il travaglio.

È bene quindi provare a lasciarsi andare, abbandonarsi al momento, attorniarsi di persone energicamente positive e iniziare a sperimentare quanto conosciuto attraverso il corso preparto.

Secondo il principio in base al quale il movimento “pro-muove” il parto… SEGUE

 

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