Secondo il principio in base al quale il movimento “pro-muove” il parto, strategie quali fare una camminata, i mestieri di casa, fingere di salire le scale e ondeggiare il bacino con movimenti circolari aiuteranno a superare questo periodo, tenendo le mamme impegnate e favorendo l’insorgenza del travaglio.
Quando le contrazioni avranno acquisito maggiore regolarità e coordinazione (almeno 2 in 10-15 minuti, della durata di 30-40 secondi), è possibile che il travaglio sia prossimo ed è quindi opportuno afferrare la valigia e recarsi in ospedale!
È inoltre consigliabile rivolgersi al pronto soccorso in caso di rottura delle membrane con scolo di liquido amniotico dai genitali (indipendentemente dalla frequenza/durata delle contrazioni), perdita di sangue rosso vivo, mancata percezione dei movimenti fetali o nel caso si viva un’ansia intensa all’idea di restare in casa in fase prodromica.
È vero, i periodi del parto hanno una durata imprevedibile, ma la Natura è meravigliosa e ha offerto alle donne il dono dell’istinto di modo che sapessero esattamente come e quando agire: nella quasi totalità dei casi, non è mai “troppo tardi” per arrivare a destinazione!