Le abitudini del 22% dei papà, inoltre, comprendono la sistematica esposizione ad agenti tossici, spesso legati a esigenze lavorative.

Pesticidi, ma anche solventi e gas di scarico, sono responsabili di un considerevole aumento del rischio che il bambino vada incontro a forme tumorali o malformazioni congenite di vario tipo.

Alcune professioni, anche apparentemente insospettabili – come gli impieghi nel settore agricolo o in lavanderie a secco – costringerebbero infatti il genitore alla sistematica esposizione a sostanze che costituiscono un serio rischio per la salute dello stesso padre e del bambino.

Da tenere sotto controllo, infine, anche alcuni farmaci di larga diffusione, responsabili di influire sulla fertilità ma anche di aumentare del 50% il rischio di malformazioni e complicazioni durante la gestazione: il campanello d’allarme suona per psicofarmaci, medicinali per i disturbi gastrici o semplici antinfiammatori, quando l’assunzione sia abituale.

Come spiegano gli stessi coordinatori della ricerca… [SEGUE]

 

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