Recentemente, l’American Academy of Pediatrics ha riportato nel proprio news-magazine uno studio condotto presso il Centro Medico dell’ospedale pediatrico di Cincinnati (Ohio, USA).
L’indagine, tesa a rivelare la sottile relazione tra l’attivazione cerebrale infantile e la lettura precoce ai bambini, ha confermato l’importanza di quello che molti genitori avevano istintivamente già intuito; infatti, da tempi immemori mamme e papà di tutto il mondo leggono libri ai propri figli in tenerissima età, confidando che questa attività li sproni a diventare appassionati lettori e faciliti l’apprendimento del linguaggio.
Lo studio è stato condotto da John Hutton e collaboratori sfruttando lo strumento di indagine della risonanza magnetica funzionale, la quale ha permesso di evidenziare in che misura leggere precocemente ai bambini nel corso del periodo che precede l’inizio della scuola materna influenza positivamente la loro attività cerebrale.
È infatti stato dimostrato che il cervello del bambino abituato ad ascoltare letture fin dalla più tenera età è estremamente incline ad elaborare storie, ad instaurare rapporto positivo con le letture, permettendo al piccolo di sviluppare la propria “vena creativa”.
La ricerca di Hutton, presentata nel corso del convegno delle Pediatric Academic Societies tenutosi a San Diego, ha coinvolto 19 soggetti di età compresa tra i 3 e i 5 anni, il 37% dei quali appartenenti a famiglie con basso reddito.
In seguito alla compilazione di questionari… [SEGUE]