infertilità nel maschio

 

Fino a qualche tempo fa si riteneva che quando una coppia non riusciva a procreare, la maggior responsabilità fosse imputabile alla donna.

 

Con l’aiuto della scienza e degli studi condotti negli ultimi anni siamo arrivati alla conclusione che almeno nel 50% dei casi il problema riproduttivo è proprio dell’uomo.
La vastità del problema è rappresentata da, come dice una ricerca, la richiesta di esami del liquido seminale in crescita del 1000% negli ultimi 40 anni.
Sarà per i nuovi stili di vita o forse per il cambiamento di mentalità a cui è indispensabile far fronte, i casi di infertilità maschile sono aumentati; tuttavia non è stato riscontrato un aumento corrispondente delle misure preventive.

 

Gli uomini infatti, a differenza delle donne, vedono per la prima volta uno specialista solo quando si accorgono che il concepimento non è così semplice come pensavano e, ovviamente, solo dopo che la partner si è già sottoposta a tutte le analisi del caso.
Dal momento in cui si desidera fare degli accertamenti per scoprire quale sia il problema è indispensabile recarsi da un buon andrologo.
Lo specialista provvederà con la visita a controllare i genitali esterni e con la palpazione dei testicoli, verificherà il corretto alloggiamento dei testicoli e l’assenza di varicocele.
È comunque da sottolineare che l’attuale nuova tendenza in caso di criptorchidismo è di intervenire nei bambini in tenera età perché se la ritenzione testicolare, è prolungata nel tempo, riduce la fertilità.

 

Mentre il varicocele, è una patologia caratterizzata da una abnorme dilatazione delle vene dei funicoli spermatici.
La loro dilatazione può causare una diminuzione o una cattiva produzione degli spermatozoi.
Il quadro clinico può completarsi con uno specifico esame chiamato “ecocolordoppler dei vasi funicolari” associato ad una “ecotomo scrotale”.
Viene eseguito con un normale apparecchio per ecografie ed ha lo scopo di valutare la consistenza dei vasi sanguigni.
La risoluzione del varicocele è chirurgica.

 

Analizziamo ora l’esame più importante per la valutazione della fertilità maschile: lo spermiogramma, l’esame infatti permette di valutare il liquido seminale in tutti i suoi aspetti.
L’esame viene fatto depositando un campione di sperma (prelevato mediante masturbazione) in un contenitore sterile dopo 3/5 giorni di astinenza da rapporti sessuali.
Il campione consegnato al laboratorio entro 30 minuti dalla raccolta, quest’ultima eseguita presso il laboratorio di analisi.
Per poter fare un quadro completo è necessario ripetere lo spermiogramma almeno 2 o 3 volte, sono infatti diversi i fattori che possono alterare il risultato, ad esempio l’uso di farmaci o le scorrette abitudini di vita: fumo, alcool, alimentazione non corretta.

 

Lo spermiogramma viene diviso in due tipi di valutazione…

 

segue

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