Il rispetto, la comprensione verso il proprio portato interiore, in assenza di giudizio, al di là di ogni possibile censura, facilità l’espressione di atteggiamento rispettoso e amorevole verso gli altri esseri umani.

Un adulto a cui è stato insegnato a comprendere quanto gli accade, oltre le apparenze, al di là della critica, è portato quasi naturalmente ad agire nello stesso modo con chi incontra, non emette giudizi affrettati ed impulsivi, è consapevole della possibilità di chiunque di poter commettere degli errori, di deludere le aspettative altrui, ma non per questo prova disprezzo o odio, accettando i propri sbagli accetta anche quelli degli altri.

Quando invece il genitore, per un qualsiasi motivo personale, non sopporti di vedere il bambino arrabbiato, piagnucolante, quindi rattristato per qualcosa e tenda ad assumere un atteggiamento ammonitorio nei suoi confronti, dicendogli di smetterla di comportarsi in tal maniera, il piccolo apprende una regola molto amara e molto costosa in termini di economia emotiva: quella che è sconveniente esprimere le proprie emozioni, che esistono emozioni giuste ed emozioni sbagliate.

Impara a manifestarsi quando è lecito farlo, ovvero quando può ottenere in risposta un sorriso o un abbraccio dal genitore amato, altrimenti il prezzo da pagare è troppo alto per lui: è così terrificante incorrere ancora una volta nel rischio di essere abbandonato dal papà o dalla mamma, perchè è così che si sente tutte le volte che “fa il cattivo”

A livello psicologico quello che accade è che…[SEGUE]

 

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