La risposta presente nello studio dimostra anche che nonostante il sonno del neonato procedeva senza risvegli improvvisi, le regioni del cervello attivate erano assimilabili a quelle di un uomo adulto sottoposto ad un dolore 4 volte più intenso.
La Dottoressa Slater ha quindi concluso lo studio confermando le evidenze disponibili oggi in letteratura, ovvero che gli infanti non solo hanno l’abilità di vivere il dolore, ma sono anche più sensibili rispetto agli adulti.
Questo studio punta a promuovere una continua ricerca in ambiento scientifico, che permetta di mantenere aggiornato chi opera in campo clinico nei reparti neonatali. Ogni manipolazione e intervento medico deve essere eseguito nel rispetto delle caratteristiche del paziente, qualsiasi età egli abbia.
Fonte Bibliografica
fMRI reveals neural activity overlap between adult and infant pain