dolore bambino

 

La medicina ha per lungo tempo reagito con incertezza per quanto riguarda il delicato discorso del dolore sperimentato dal neonato e ancora oggi, circa il 60% delle operazioni chirurgiche e degli interventi sugli infanti, non prevede alcun trattamento analgesico.

Prima del 1970, le ricerche cliniche ed empiriche in merito al dolore e al suo trattamento si erano concentrate esclusivamente sugli adulti; solo grazie al lavoro pioneristico di autori quali Anand e Fitzgerald (a partire rispettivamente dal 1987 e 1989) si è avviata una ricerca sistematica sul dolore nel feto e nel neonato, la quale, nel corso degli anni, ha permesso di sviluppare una consapevolezza sempre crescente in merito alla grande sensibilità del neonato rispetto al dolore.

Uno dei maggiori ostacoli della ricerca in questo delicato ambito è da sempre legato all’impossibilità per il piccolo di verbalizzare il dolore, elemento che ha imposto ai professionisti la necessità di creare specifiche scale di valutazione di quest’ultimo (diverse a seconda dell’età gestazionale) che permettano di modularlo efficacemente attraverso rimedi farmacologici e non farmacologici.

Nonostante sia ormai da anni noto che il sistema nervoso centrale del neonato reagisce potentemente in occasione di uno stimolo nocivo, ancora oggi sussistono alcune incertezze in merito a quali specifiche aree della corteccia cerebrale si attivino nell’infante in risposta al dolore.

Una ricerca, effettuata presso l’Università di Oxford… [SEGUE]

 

Facebook Comments
2.4K Shares
2.4K Shares
Share via
Copy link
Powered by Social Snap