Dal terzo mese, egli sviluppa una capacità sensoriale che lo connette alla madre, rendendolo capace d’assorbirne l’emotività e lo stato umorale.
Tramite la madre le sue prime esperienze intrauterine lo formeranno al suo sviluppo neurofisiologico.
Il feto che nel pancione avvertirà di essere amato, sarà ,con più probabilità un bambino allegro e dotato di fiducia in se stesso. Al contrario, una donna soggetta a stress e turbamenti, rischierà di mettere al mondo un bimbo con problemi di disturbi del sonno e deficit dell’attenzione.
Ovviamente necessaria, in questa fase, è l’iterazione naturale che deve nascere anche con l’altro genitore.
Il ruolo del padre potremmo definirlo “polivalente” perché lui stesso fonte per la compagna, di sicurezza e serenità, e al contempo protagonista diretto nella relazione con la piccola vita che cresce.
La mano soffice e delicata della mamma verrà ben distinta da quella più grande e sicura del papà, quando insieme carezzeranno il pancione. Il tatto, è infatti, il primo senso percepito nel ventre materno.
In seguito, anche le voci di mamma e papà… [SEGUE]