Affermano inoltre la necessità di rafforzare le raccomandazioni dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità sulle linee guida per l’allattamento esclusivo al seno durante i primi sei mesi di vita, in quanto il microbioma intestinale del neonato subisce influenze sulla struttura e funzione da parte delle esposizioni ambientali, tra cui la dieta.

Il latte umano fornisce una ricca varietà di oligosaccaridi e prebiotici, in modo da favorire la colonizzazione dell’intestino di batteri utili al metabolismo e alla risposta immunitaria.
I ricercatori hanno raccolto campioni di feci, informazioni sulla dieta e sulla salute da gruppi di neonati sani, di età tra due settimane e 14 mesi, prima e dopo l’introduzione di cibi solidi, e tra i bambini cresciuti in casa e tra quelli, invece, negli asili nido, per identificare l’impatto dell’alimentazione sul microbioma intestinale, applicando tecniche di sequenziamento genomico.

I dati raccolti hanno mostrato chiare differenze tra i microbiomi dei bambini allattati esclusivamente al seno materno da quelli che non ricevevano tale alimentazione esclusiva, soprattutto dopo l’introduzione di cibi solidi, che espone i bambini a nuovi carboidrati, proteine e grassi che forniscono nuovi substrati per il dominio delle specie microbiche.

La flora batterica intestinale dei neonati allattati esclusivamente al seno era caratterizzata da una percentuale più alta di Bifidobacterium e Lactobacillus, i cosiddetti batteri buoni, rispetto ai neonati non allattati al seno dove le popolazioni microbiche erano più varie con livelli significativi di Clostridium ed enterobatteri, come pure la presenza di un elevato numero di enzimi segno che nuove specie batteriche erano presenti per elaborare i diversi tipi di alimenti.

La ricerca ha, inoltre, preso in esame le differenze del microbioma nei bambini svezzati negli asili-nido da quelli che vivevano in casa, dimostrando come i primi sono maggiormente soggetti a maggior rischio di infezioni gastrointestinali e respiratorie.
La composizione del microbioma influenza la capacità del bambino a digerire il cibo, influenzando la salute a lungo termine, non solo per lo sviluppo del microbioma adulto, ma anche per lo sviluppo di malattie dismetaboliche come l’obesità, diabete, malattie cardiovascolari, etc.

 

Fonti Bibliografiche

– Milk- and solid-feeding practices and daycare attendance are associated with differences in bacterial diversity, predominant communities, and metabolic and immune function of the infant gut microbiome

– Another breastfeeding benefit: preparing baby’s belly for solid food

 

 

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