Le varici vulvari compaiono in una gravida su 10 generalmente nel secondo trimestre e con maggior prevalenza nelle donne pluripare. La causa della varicosi vulvare in gravidanza è l’aumento dei livelli di progesterone che indebolisce le pareti vascolari, unita all’incremento del volume ematico e del peso dell’utero gravido.

Spesso le donne tendono a non menzionare la presenza delle varici vulvari per vergogna o perché non le ritengono di interesse ostetrico, pertanto la patologia non viene trattata adeguatamente. Le complicanze come trombosi (presenza di agglomerati di corpuscoli ematici che ostacolano la circolazione venosa) ed emorragia sono rare, tuttavia la terapia in gravidanza riduce i rischi.

Il trattamento è sintomatico durante la gravidanza e curativo in puerperio, infatti nella maggioranza dei casi il disturbo sparisce entro un mese dal parto.

Nel caso in cui le varici non regrediscano, la scleroterapia (tecnica che consente di chiudere un tratto venoso in cui è presente la varice) è il trattamento di scelta.

Al momento del parto è importante segnalare all’ostetrica… [SEGUE]

 

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