mammare

Sulla gravidanza si possono spendere anzi si sono spese molteplici parole.

Controlli, esami, misure, date, etc. sono divenuti i pilastri di questa “scansione temporale”, quasi un vero e proprio un lavoro da portare a termine.

La gravidanza è talvolta usurpata, sradicata: non più un percorso estemporanea piena di incanto e di pienezza bensì una corsa a perdifiato in un fluire di controlli e verifiche.

L’intellettualizzazione di un percorso così naturale ha creato una maggiore destabilizzazione.

Si tende ad educare la mamma, il papà e anche il bambino piuttosto che a ascoltare, sentire e riscoprire il corpo, unico maestro del “sapere di sé”.

Non ci sono colpe, non si parla di colpe, semmai si può rilevare un’adulterazione della realtà naturale quella stessa realtà che sin dalle origini ha predisposto un meraviglioso meccanismo in modo da permette alla madre di vivere la gravidanza, accogliere ed innamorarsi della sua creatura.

La suddetta distorsione (della quale possiamo essere vittime e carnefici) induce a ritenere che la donna non senta e non veda fuori e dentro di sé; la stessa distorsione invita ad affidarsi in toto a chiunque offra risposte facili e teoriche.

Questa stessa deformazione di prospettiva altera, infine, lo stato naturale e proficuo delle cose proponendo l’immagine della nuova creatura quasi manipolatrice per vi dei suoi pianti e delle continue richieste di contatto facendo passare in ultimo piano il vero motore: la natura rende le madri e i figli un “insieme perfetto” che vive come un tutt’uno fino a quando è necessario.

In questo percorso di vita che comunemente chiamiamo gravidanza, non esiste un traguardo, il viaggio si fa meta e la meta, viaggio, il corpo accoglie e restituisce

Chiudiamo gli occhi, ascoltiamo il corpo…

ecco che si disvelano i veri bisogni e le grandi certezze. Un tempo alle donne era concesso di camminare insieme e di arricchirsi… tendiamo le mani per formare un’unica stretta buona gravi-Danza

Marika Novaresio

Le Mammole parlano qui di ascolto di sé in gravidanza e consapevolezza

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