Mi ricoverano, erano già le 2 e qualcosa.

Arrivano mia mamma e mia sorella Francesca, ma io sono in un altro mondo, mi danno fastidio le domande, rispondo con si, no, mmmh… i dolori non si fermano, male alla schiena.
Mia mamma e mia sorella vanno via, ma l’avrei voluto con me ma non riuscivo più a connettere e non avevo le forze per dirglielo.

Simone faceva avanti e indietro per la stanza, ogni tanto mi accarezzava la testa e poi continuava a fare avanti e indietro.
Io mi sentivo solo meglio stando seduta sul gabinetto, perché poi mi pareva che mi scappasse sempre la pipì, ad un certo punto mi asciugo e trovo sangue sulla carta igienica.

Chiamo Simone che era fuori dal bagno “ti prego chiama qualcuno, io sto per partorire”.
Intanto mi vengono dei brividi, la voglia di vomitare e anche di spingere, arriva un ostetrica che mi dice subito di alzarmi da quel gabinetto ma io non sento, sono sempre in un altro mondo.

Poco dopo arriva il mio angelo custode, la mia ostetrica Lisa…SEGUE

 

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