Tornano i brividi ogni volta che penso a quella giornata.
Sono passati 6 mesi ma la ricordo in ogni dettaglio. Quando chiudo gli occhi spesso sono ancora in quella sala parto.

Il tutto è avvenuto così naturalmente, una strana sensazione mi ha accompagnata tutta la giornata, quasi lo sapevo.

Eravamo fuori a cena, i primi dolori, sempre più forti, le acque si rompono, viaggio verso l’ospedale chiacchierando (con qualche interruzione per respirare).

Non sapevamo cosa aspettarci, ma eravamo felici al pensiero che il ritorno lo avremmo fatto con un nuovo passeggero.

Ricovero alle 6:00, tutto procede fino alle 12:00 (dilatazione ed intensità delle contrazioni). Poi più nulla. Lì il panico: da un lato volevo riprendesse, ma dall’altro la stanchezza stava indebolendo la mia mente.

Alle 18:00 l’ostetrica che mi ha sostenuta fino a quel momento inizia con l’ossitocina e le contrazioni partono con prepotenza.

Non vedevo più nulla, solo buio, cercavo di concentrarmi sul dolore e mi ripetevo “il male arriva ma poi va via”.
Ho raggiunto profondità con lo spirito che non pensavo esistessero. Tenevo in mano un ventaglio, sventolando quello, “scacciavo” il male.

Dopo qualche ora le parole che… [SEGUE]

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