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Con un test ematico è possibile individuare le donne che sono realmente a rischio di parto prematuro nelle 48 ore successive all’esame.

Questo particolare esame del sangue è stato messo a punto da un team di ricercatori del Lunenfeld-Tanenbaum Research Institute, Mount Sinai Hospital di Toronto.
I risultati dello studio, avvenuto sotto la guida di Jan Heng e Stephen Lye, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Plos One.

Lo studio in questione ha avviato l’indagine partendo dalla constatazione che solo il 5% delle donne ricoverate con minaccia di parto prematuro partorisce entro dieci giorni dalla data dl ricovero.

Attualmente la valutazione di rischio di parto prematuro viene effettuato attraverso il test della fibronectina fetale che, tuttavia, non fornisce dati particolarmente precisi e, inoltre, non può essere utilizzato in tutti i casi. Il nuovo test predisposto per individuare quali donne sono realmente a rischio di parto prematuro valuta 6 geni e diversi dati clinici del plasma.

Il test ematico, condotto su 154 donne ricoverate con una diagnosi di possibile parto prematuro, grazie all’analisi dell’espressione genica attraverso microarray si è infatti dimostrato efficace nel 70% dei casi. Riesce infatti a predire con notevole precisione la possibilità che un parto prematuro avvenga entro le 48 ore successive all’esame.

L’intento dei ricercatori era limitare gli attuali falsi positivi… [SEGUE] 

 

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