Gli effetti delle diverse terapie sono stati monitorati per un periodo di tempo molto lungo, che ha coperto quattro anni e mezzo di cure dei pazienti.
Nel corso di questo lasso temporale, tra gli uomini e le donne facenti parte del campione ci sono stati 355 casi di ictus nel gruppo che assumeva esclusivamente il farmaco ipertensivo e 282 nel gruppo che assumeva anche l’acido folico.

Ponendo le cifre in percentuale, il dato è ancora più evidente: l’ictus ha interessato il 3,4% del campione che assumeva solo il farmaco ipertensivo ed il 2,7% dei pazienti la cui cura prevedeva invece anche una dose quotidiana di acido folico.

Secondo gli studiosi, a parità di terapia – entrambi i gruppi erano in cura con la stessa molecola – assumere l’acido folico ha diminuito il rischio di sviluppare l’ictus del 21%; nel primo gruppo, infatti, c’è stata una percentuale di incidenza di tale evento più alta dello 0,7% .

Sulla base di quanto emerso da questa importante scoperta, dunque, gli scienziati hanno dedotto che non solo l’acido folico aiuti nella prevenzione dell’ictus, ma che esso con ogni probabilità migliora e rafforza la funzione dei farmaci ipertensivi.

“Ipotizziamo che anche nei paesi in cui è più diffuso l’utilizzo degli integratori di acido folico, come Stati Uniti e Canada” hanno commentato gli studiosi, “ci possa essere maggiore spazio per ridurre l’incidenza dell’ictus con una terapia mirata a base di acido folico”.

 

Fonte Bibliografica

Folate Supplements for Stroke PreventionTargeted Trial Trumps the Rest

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