Esistono strumenti di indagine in psicologia che aiutano a comprendere quanto l’autostima sia una componente da considerare per lo scarso rendimento dello studente, essi sono dei questionari e consentono al professionista di avviare un dialogo con l’adolescente, soprattutto con quelli che hanno più difficoltà a parlare di loro stessi.

Tra questi, quello da me più utilizzato è l’ACESS (Vermigli et al. , 2003), facile da usare, anche per il numero limitato di domande (in totale 48, esempi di domande in fondo all’articolo).

I quesiti stimolano il ragazzo a parlare di sé, di come vive la Scuola, dal punto di vista dei risultati, delle relazioni con i compagni e i docenti, di come vive il rapporto con i genitori, se si sente da loro sostenuto o viceversa criticato e poco apprezzato, e per ultimo, ma forse più importante, come vede se stesso, quale valore si attribuisce come studente, come persona, se si senta o meno a proprio agio con il proprio corpo.

Vorrei sottolineare come anche verificato da studi di ricerca (Vermigli e altri, 2002) quanto sia importante la relazione con i genitori perché lo studente si senta soddisfatto del proprio operato.

I ragazzi di oggi infatti mostrano di ricercare il sostegno dei genitori anche in una fase di vita, come l’adolescenza, da sempre conosciuta essere caratterizzata dal conflitto tra generazioni e dalla sete di libertà dei figli.

Questa esigenza poteva essere vera anni fa ma oggi il mondo è cambiato… SEGUE

 

 

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