neonato berretto

Il giorno 2 aprile mi ricoverano in quanto arrivate a 41 settimane + 3  la mia piccola ancora non aveva voglia di nascere.

Mi hanno messo mg. 1 di un gel che induce il parto la mattina ma non ha prodotto alcun risultato. Il pomeriggio mi mettono altri 2 mg. di gel e la sera verso le 23 comincio ad avvertire mal di schiena, erano dolori simili a quelli da mestruazione.

 

La notte verso le 3 chiedo di essere visitata in quanto cominciavo ad avere veramente male la schiena ed il dolore era passato anche al basso ventre. Dopo la visita mi hanno detto che ero dilatata di 1 cm.

La mattina alle 8 mi hanno rivisitato ed ero dilatata di 5 cm. Mi hanno detto di chiamare mio marito che appena fosse arrivato saremmo andati in sala travaglio.

 

A quel punto io non ho più capito nulla. Speravo solo che arrivasse presto… a dire il vero non so a che ora sia arrivato perchè non avevo l’orologio sotto mano e poi perchè il dolore era forte.

 

A farla breve mio marito arriva ed andiamo in sala travaglio a piedi con 2 brevi fermate in quanto mi sono venute 2 contrazioni nel giro di pochi metri e siccome erano corte e poche (secondo loro) mi hanno fatto un’iniezione di ossitocina e prima di quella mi hanno fatto la profilassi per lo streptococco positivo quindi per non mettere a contatto la bambina con questo “cocco” al momento del passaggio.

 

Da quello che mi hanno detto, siamo entrati in sala travaglio alle 9 del mattino però, dopo aver provato diverse posizioni, ci siamo spostati in sala parto.

 

Lì, nell’arco di poco tempo, è finalmente nata la mia bimba. La gioia è stata tanta, Me l’hanno messa subito addosso e l’hanno coperta per tenerla al caldo.

 

Mio marito subito dopo ha tagliato il cordone ombelicale poi si è spostato con lei per riprenderla nel suo primissimo bagnetto ed appurare le misure.

 

L’ora della nascita è stata le 10,27 del 3 aprile. La bimba pesava kg. 3,220 ed era lunga cm. 50. I punti fortunatamente sono stati pochi, solo 5 esterni. Quando siamo usciti dalla sala parto mio marito aveva la bimba in braccio ed io avevo la flebo dell’ossitocina attaccata. E’ stata una sensazione quasi indescrivibile.

 

Avevo l’adrenalina a mille ed ho cominciato a parlare con tutti e soprattutto con la mia vicina di letto dicendole che il dolore non era poi così forte. Mi sono sentita più “alta” di tutti, più grande ed ho provato una felicità immensa.

 

Quando finalmente siamo rimasti soli io, mio marito ed Anna mi sono resa conto che da quel momento una nuova vita ci era stata affidata e noi abbiamo il compito e la responsabilità di farla crescere. Quest’avventura è stata splendida, ora ci godiamo la nostra gioia mettendo tutto l’amore che abbiamo a disposizione…

 

Ringrazio tutte le ragazze che mi hanno sostenuto in questo viaggio ed auguro a tutte le donne del mondo di vivere questa esperienza (prima o poi ce la faranno tutte).

 

 

RACCONTI

 

 

 

Storia tratta dai racconti delle mamme del Forum di Mammole

I dettagli sui nomi degli ospedali o dei professionisti vengono omessi dalla redazione per evitare ogni relazione con gli specifici punti nascita.

 

 

 

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