In più, spesso, con la scusa che i nuovi pannolini sono super super assorbenti, si lasciano bagnati addosso ai bebè per svariate ore, come se l’unico problema fosse non bagnare il vestitino… Ciò può provocare irritazioni dovute alle sostanze tossiche contenute in molti pannolini.

Non a caso negli ultimi anni la percentuale di culetti arrossati è aumentata spaventosamente dal 7% al 60%!
Tra l’altro i bambini del giorno d’oggi, abbandonano sempre più tardi l’uso del pannolino perché, non sentendosi mai bagnaticci, non ci pensano nemmeno a fare la fatica di imparare a correre da mamma urlando: “mi scappa la pipì!”

Un obiettivo che invece si raggiunge dopo i 2 anni d’età, utilizzando i pannolini lavabili.

Il bello dei pannolini di stoffa è anche che, una volta affrontata la prima spesa, si possono utilizzare anche per i fratellini più piccoli o prestare, come è successo a me. Spesso sono regolabili e quindi una misura è utilizzabile per più mesi e sono pure colorati!

Che dire, non ci sono più scuse!
Si è calcolato che sarebbe meno dispendioso donare alle famiglie pannolini lavabili e offrire loro l’uso di servizi gratuiti per lavarli, piuttosto che affrontare la spesa di smaltimento di tutti i miliardi di pannolini sporchi prodotti…

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