Dietisti, nutrizionisti, ginecologi e ostetriche dovrebbero informare le donne dell’importanza di assumere un apporto adeguato di vitamina D durante la gravidanza e l’allattamento (10 microgrammi/die).
Livelli ottimali di vitamina D garantiscono sia alla madre che al bambino di avere riserve adeguate e riducono l’incidenza di rachitismo infantile.
In particolare bisognerebbe prestare attenzione alle donne che hanno un rischio maggiore di andare incontro a carenze di vitamina D.
In questa lista annoveriamo le donne obese, le donne con limitata esposizione al sole, o le donne con fototipo scuro.
La carenza di vitamina D è associate ad un aumento della fragilità ossea nei bambini e negli adulti, e ad un incremento del rischio di patologie croniche.
Le fonti principali di vitamina D sono la dieta e la sintesi cutanea che avviene grazie all’esposizione al sole.
I fattori principali che influenzano la produzione endogena… [SEGUE]