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I bambini non sono tutti uguali, tanto meno in un contesto particolare come quello della tavola e del cibo: ogni individuo ha i suoi gusti, c’è che predilige una pietanza, chi un’altra, chi mangia qualsiasi piatto con passione e gioia, chi invece sembra quasi fare fatica a nutrirsi.

 

I bambini difficili a tavola sono tanti e sono in molti a chiedersi perché. Come mai alcuni bambini sembrano avere così tante difficoltà a mangiare? Alcuni recenti studi hanno cercato di dare una risposta a questo interessante quesito.

 

Una ricerca olandese ha reso pubblici alcuni dati su Archives of Disease in Childhood che evidenzierebbero una stretta correlazione tra bambini che si dimostrano troppo esigenti nell’ambito del mangiare ed episodi di ansia o depressione durante il periodo di gestazione della madre.

 
I dati che i ricercatori hanno utilizzato per i loro studi sono quelli del Generation R study, che ha seguito alcune mamme di Rotterdam che avevano dato alla luce il loro bambino tra il 2002 e l’inizio del 2006. I genitori di ambo i sessi sono stati sottoposti alle domande di alcuni specifici questionari, creati appositamente per scovare i sintomi di ansia e depressione durante il periodo della dolce attesa e le stesse ricerche sono state nuovamente effettuate ad alcuni anni di distanza.Mamme e papà hanno dovuto poi spiegare la dieta seguita dai loro figli a 3, 4 anni di vita, in modo da mostrare in modo chiaro quelle che erano le abitudini alimentari dei piccoli.

 

Tali studi hanno dimostrato che quasi un terzo dei piccoli aveva difficoltà ad accontentarsi quando si parlava di cibo. Al contempo però gli studiosi hanno sottolineato come l’ansia e la depressione delle mamme nel corso della gestazione e subito dopo fossero legate ad un aumento del pericolo che i loro pargoli fossero troppo esigenti sulla cucina e sul cibo in generale.

 

Quello che si è voluto così sottolineare è che ansia e depressione nella vita delle madri hanno un ruolo significativo negli atteggiamenti troppo esigenti dei loro bambini. Le ricerche hanno poi messo in evidenza che i sintomi dei genitori manifestati nei primi anni d’esistenza del figlio erano legati all’atteggiamento schizzinoso del pargolo.

 

L’ipotesi avanzata dagli studiosi olandesi è che patologie di tipo ansioso o depressivo da parte dei genitori abbiano condizionato in qualche modo l’atteggiamento dei bambini, anche perché tali rilevazioni sono state effettuate prima che i piccoli venissero al mondo.

 

Fatto sta che secondo gli studiosi non bisognerebbe preoccuparsi troppo del comportamento che i propri figli piccoli hanno a tavola, poiché essere molto esigenti nel mangiare conincide solitamente con un periodo di transizione abbastanza usuale durante l’infanzia. Intorno ai due anni il bambino sembra essere più schizzinoso ma con il passare del tempo questa tendenza si affievolisce in modo naturale.

 

A cura della Redazione di Mammole

 

 

Fonte: Quotidiano Sanità

 

Le Mammole parlano qui dei gusti alimentari dei bambini

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