Nelle madri non allergiche il consumo di frutta secca e la presenza di allergia nel nascituro sono stati inversamente proporzionali.
Le madri con il più alto consumo di frutta secca in gravidanza hanno infatti avuto il più basso dato di incidenza di allergia a questo tipo di alimento nei figli.
Lo studio ha dimostrato scientificamente il fenomeno ed i medici hanno ipotizzato una spiegazione di tipo immunitario.
Si pensa che l’esposizione agli allergeni della frutta secca in fase precoce (durante la maturazione fetale nel periodo della gravidanza) aumenti la tolleranza del sistema immunitario in fase di sviluppo a questa tipologia di sostanze abbassando il rischio dello sviluppo di allergia nella vita futura.
Questo studio conferma l’importanza dell’influenza ambientale sullo sviluppo fetale e la possibile correlazione tra regime alimentare materno ed insorgenza di patologie in età adulta del nascituro.
È auspicabile che la scienza medica riesca in un prossimo futuro ad arrivare ad un efficace programma di prevenzione nei confronti delle più diffuse malattie metaboliche ed immunitarie attraverso una maggiore comprensione dei meccanismi di influenza ambientale sullo sviluppo fetale durante la gravidanza.
Fonti Bibliografiche