Innanzitutto le donne più “mature” sono mediamente più istruite, economicamente indipendenti e con una relazione stabile. Generalmente seguono stili di vita più sani ed equilibrati, per esempio fumano di meno e mangiano meglio. Inoltre, se tendono a giocare di meno con i bambini, pare leggano loro di più.

Non c’è quindi da stupirsi se il punteggio dei test cognitivi di questi bambini sia più alto rispetto a quello dei loro coetanei nati da madri più giovani.

In fin dei conti, il Millennium Cohort Study mira solamente a giustificare quali possano essere gli effetti positivi di una gravidanza portata avanti da una donna di trent’anni in un paese come il Regno Unito, dove l’età media delle madri è cresciuta vertiginosamente dai 25 anni ai 28 anni.

Se è comunque presto per trarre conclusioni, questo studio offre interessanti spunti di riflessione rispetto all’annosa questione su quale sia l’età giusta per mettere al mondo un bambino.

 

Fonte Bibliografica Primaria

How Are Children of Older Mothers Doing? Evidence from the United Kingdom

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