È di uso comune pensare di non poter rimanere incinta quando si allatta al seno proprio figlio.
Nella mia esperienza ho incontrato alcune donne in attesa, a pochi mesi dalla nascita di un neonato, che si pentivano di non aver usato un metodo contraccettivo diverso dall’allattamento al seno.
In realtà quello che le donne non sapevano è che, per avere un’ottima efficacia, il metodo che sfrutta l’allattamento al seno, ovvero il LAM (Lactational Amenorrea Method) deve rispettare alcune condizioni:
- La donna deve essere amenorroica, ovvero non deve aver avuto alcuna mestruazione dal momento del parto.
Con il termine di mestruazione si intende perdite di sangue abbondanti come o più di una normale mestruazione per almeno due giorni consecutivi, perdite scarse di sangue con muco per almeno due giorni consecutivi e perdite normali per un giorno, perdite di sangue con muco per almeno tre giorni. - L’allattamento deve essere esclusivo, cioè al neonato non deve essere data alcuna aggiunta oltre al latte materno, oppure quasi esclusivo, quando sono introdotte vitamine, sali minerali, acqua e succhi di frutta per meno del 15% dell’alimentazione totale.
Il numero delle poppate deve essere almeno di 6 al giorno, ogni 4 ore nelle poppate diurne e ogni 6 ore in quelle notturne. - Il bambino non deve aver superato i 6 mesi di vita completi, in quanto dopo tale periodo è più probabile la ripresa dell’ovulazione.
Tale metodo, rispettato costantemente e correttamente, ha un’efficacia compresa tra il 98 e il 99,5%.
Una sola eccezione tra questi criteri… SEGUE
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