Una problematica di cui si parla troppo poco. Di cosa si tratta? Il cistocele, noto anche come prolasso della vescica.
Questa malattia è esclusivamente femminile e si verifica quando il tessuto solidale posto tra vescica e vagina si indebolisce e, di conseguenza tende ad allungarsi. Quello che risulta da questo danno del tessuto è un rigonfiamento della vescica che invade la vagina.
Il pavimento pelvico è costituito da tessuto connettivo, muscoli e legamenti che vanno a sostenere tutti gli organi pelvici, inclusa la vescica e che può risentire del passare del tempo e di varie azioni meccaniche e rilassarsi in maniera non fisiologica.
A seconda della gravità del cistocele in atto si procede con tecniche differenti. Nei casi estremi è necessario ricorrere alla chirurgia che permette agli organi pelvici di restare nella posizione corretta.
I sintomi in casi di cistoceli lievi possono essere del tutto assenti, in casi moderati e gravi, invece, ci sono dei segni clinici particolarmente indicativi che possono aiutare a capire se si ha un cistocele in corso.
– Una vaga sensazione di pressione sul bacino e sulla vagina che si accentua quando si è in piedi per parecchio tempo;
– La sensazione di non aver totalmente liberato la vescica quando si va in bagno;
– Ripetute infezioni vescicali, quali ad esempio le cistiti;
– Rigonfiamento del tessuto che, se è in corso una forma grave di cistocele, addirittura sporge dall’apertura vaginale dando l’impressione di stare su una specie di uovo quando ci si siede.
In caso si presenti uno o più di questi sintomi è necessario consultare un medico che può aiutare a risolverlo e giudicarne il grado.