bambino vivace

Qualche mese fa venne un’amica a trovarmi. Anche lei ha una bimba, ma è diventata mamma un anno prima di me. Vedevo la bambina camminare per casa e immaginavo un futuro in cui la mia pupa giocherà con lei.

Era curiosa e avrebbe voluto toccare tutte le cose nuove che vedeva: bussava sul vetro della finestra, sbirciava prudentemente le scale, cercava di accendere il forno, toccava la televisione e giocava con i giochi di mia figlia.

Tutto normale quindi: sana vivacità.
La mia pupa all’epoca era piccina piccina e se ne stava beata a dormire tra le mie braccia mentre la mia amica, seduta per terra, giocava con la figlia e mi raccontava qualche novità.

Ad un certo punto invitò la piccola a prestare più attenzione alle cose non sue.
Quando le mie ospiti mi lasciarono, ripensai alle frasi sentite e mi interrogai.
Quella mamma mi aveva raccontato di come avesse dovuto creare una zona in casa con tutte le cose tecnologiche più preziose, in modo da tenerle lontane dal suo terremoto.

Dai nonni, invece, la bimba aveva campo libero.
Ovunque. Pensai a come avrei gestito quella situazione e mi dissi che mi sarebbe piaciuto che mia figlia avesse la possibilità di toccare cose oltre i suoi giocattoli.

Pensai che rovistare in un cassetto con oggetti sicuri, avrebbe sviluppato la sua fantasia e che avrebbe col tempo imparato ad avere cura delle cose. Sue e non.

Si sa che i nonni sono sempre più permissivi dei genitori e che non vorrebbero mai riprendere, sgridare, né tantomeno far piangere un nipote, e si sa anche che i bimbi sono furbi e sanno benissimo cosa si possono permettere di fare durante l’assenza di mamma e papà!

Continuai a riflettere.
Mi chiesi quali fossero le mie priorità. Tengo più a cd, libri e tv o alla libertà in casa della mia pupa? Ora, che mia figlia gattona, ho spostato mobili e soprammobili per evitare che si faccia male.

Ho pian piano riorganizzato tutto per darle maggiore possibilità di movimento ed ho salvato il salvabile creando una sua zona di gioco. Logicamente anche lei è incuriosita da oggetti che prima non riusciva a raggiungere e ci corre immediatamente appena io distolgo lo sguardo!

Alcune cose, prima di potermi accorgere che fossero alla sua portata, erano già distrutte, altre, sistemando casa, ho deciso di regalarle a mia madre perché sapevo che da me avrebbero fatto una brutta fine…

Quando siamo in casa di altri non posso certo pretendere che anche lì si possa toccare tutto. Mia figlia dovrà imparare che esistono cose da osservare da lontano e vi assicuro che frequentiamo case zeppe di soprammobili luccicanti che invogliano grandi e piccini ad avvicinarsi!

Lei è attratta in particolar modo dalle decine di calamite appiccicate al frigorifero di mia suocera.
Ebbene, dopo averne sbeccate alcune, quelle più preziose sono state prontamente spostate più in alto, in modo da lasciare a portata di mano della mia nanetta solo quelle meno pericolose e meno “importanti”.

Ora capisco meglio la mia amica, che si era piazzata per terra in un punto strategico di casa mia, in modo da poter controllare e, semmai, bloccare la figlia prima che mi demolisse casa, e capisco anche i nonni la cui priorità è il nipote e non il soprammobile.

 

Nicla

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