La bronchiolite è l’infiammazione dei bronchioli che sono le ramificazioni più sottili del nostro albero bronchiale. La flogosi di questo tratto delle vie aeree causa un restringimento del calibro dovuto all’inspessimento delle pareti bronchiolari.
Questo comporta un passaggio molto più difficoltoso durante la respirazione.

 

La patologia è abbastanza frequente nell’età infantile ed è, nella maggior parte dei casi, causata dall’azione del virus respiratorio sinciziale. L’infezione è particolarmente diffusa nel periodo invernale e viene trasmessa rapidamente, per contatto diretto o per via aerea, da soggetto a soggetto.

 

Negli adulti e nei bambini più grandi il virus provoca di solito tosse e sintomi riferibili a malattia da raffreddamento. Nei bambini molto piccoli invece l’infiammazione delle piccole vie aeree è in grado di provocare problemi di respirazione più seri, che possono richiedere terapie mediche più impegnative, fino anche all’ospedalizzazione.

 

Nei neonati il decorso della bronchiolite è abbastanza subdolo. I primi sintomi possono essere quelli di un banale raffreddore. La febbre può essere presente o meno, mentre sono di solito presenti muco nelle vie aeree superiori e tosse. Dopo alcuni giorni quest’ultimo sintomo peggiora e la respirazione diventa più frequente e rumorosa. Il bambino inizia a fare fatica a respirare, possono comparire anche apnee e difficoltà di alimentazione.

 

La difficoltà nell’assunzione di liquidi comporta una evidente riduzione della quantità di urina prodotta che si manifesta con un minor numero di pannolini da cambiare. La malattia evolve in media in quattordici giorni, ma nelle forme più gravi le difficoltà respiratorie possono protrarsi per diverse settimane.

 

Le forme più lievi possono essere superate dal bambino senza necessità di terapia. La presenza di evidente difficoltà respiratorie, una marcata riduzione dell’assunzione di cibo (meno della metà della poppata per due o più pasti consecutivi), l’assenza di urinazione per 12 ore e la presenza di febbre alta richiedono invece il consulto medico.

 

L’intervento deve essere immediato se si evidenziano segni di cianosi (colore bluastro delle labbra) o se il respiro diventa marcatamente irregolare a causa delle frequenti interruzioni dovute alle apnee.

Una visita pediatrica accurata e l’utilizzo di ossigenoterapia permetteranno una rapida stabilizzazione della situazione respiratoria del piccolo.

 

In caso di necessità di ospedalizzazione potrà essere effettuato un test diagnostico per il virus respiratorio sinciziale, allo scopo di organizzare il ricovero in modo da evitare il contagio di altri bambini non infetti ricoverati nel reparto. In questo caso anche ai genitori ed ai parenti in visita saranno richieste misure igieniche particolari (disinfezione frequente delle mani, periodi di sosta ridotti o divieto d’accesso nel reparto)

 

Se le difficoltà di deglutizione persistono l’alimentazione potrà essere garantita dall’utilizzo del sondino naso gastrico e della terapia endovenosa.
Nonostante la possibile gravità dei sintomi, l’infezione da virus respiratorio sinciziale ha una evoluzione benigna. La bronchiolite di solito viene completamente risolta con la terapia di supporto e non comporta nella maggior parte dei casi problematiche respiratorie a lungo termine.

 

Fonte:

http://sip.it/wp-content/uploads/2014/12/Info_bronchiolite_FIN.pdf

 

Vuoi saperne di più? Le Mammole parlano di bronchiolite nel forum

 

 

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