baby and pc

Sappiamo bene che la capacità di apprendimento, ovvero di comprensione e memorizzazione, in età infantile risulta essere decisamente più vasta e facilitata rispetto a quella di un soggetto adulto. La dimostrazione di questa affermazione viene anche dalla crescente capacità dei bambini di utilizzare e capire, spesso più velocemente di un adulto, il funzionamento di smartphone e tablet di ultima generazione.

 

Uno studio americano si è basato su alcuni dati relativi all’utilizzo della tecnologia in età infantile, per individuare il più comune mezzo di comunicazione attuale tra i bambini.

Rispetto al 2011, lo studio ha messo in luce come i bambini abbiano raddoppiato l’utilizzo dei mezzi tecnologici per comunicare tra loro e con gli adulti; il dato quasi scioccante è che la fascia d’età presa in considerazione è inclusa tra 0 e 8 anni.

 
I ricercatori che hanno condotto lo studio  “Zero to Eight: Children’s Media Use in America 2013”, hanno messo in relazione i risultati ricavati dai dati relativi all’utilizzo, in ambiente domestico, fuori e anche in ambiente scolastico, degli apparecchi tecnologici attualmente in voga, ottenendo le seguenti considerazioni finali:

 

  1.  L’accesso ai dispositivi mobili in casa è aumentato di 5 volte rispetto al 2011, lasciando che in soli 2 anni il 75% dei bambini della fascia d’età indicata, potesse utilizzare liberamente in casa tablet o smartphone;
  2. Conseguentemente il tempo trascorso davanti ai mezzi tecnologici si è triplicato dal 2011 al 2013: il 72% dei bambini sfrutta usualmente il pc o un tablet per giocare, guardare un video o usare un’applicazione;
  3. L’utilizzo dei mezzi tecnologici nei bambini è quotidiano ed avviene almeno una volta al giorno rispetto ai passatempi tradizionali, inclusi consolle di videogiochi; resta però il primato della TV che coinvolge per più tempo i piccoli, togliendo spazio allo studio e alla socializzazione di compagnia;
  4. Il divario nell’uso di sistemi tecnologici tra i bambini delle famiglie agiate e quelli appartenenti a famiglie indigenti è notevole: nelle famiglie meno ricche l’aumento dell’utilizzo di internet è salito solo del 4% rispetto al 2011, mentre nelle famiglie abbienti è arrivato addirittura all’86%.

 

 

In base a tutti questi dati, lo studio ha permesso di mettere in evidenza quanto internet stia condizionando la vita di adulti e bambini, inficiando la tradizionale socializzazione.

 

Le famiglie a basso reddito appaiono svantaggiate poiché, se da un lato il web ruba del tempo ai rapporti interpersonali diretti, dall’altro può rappresentare un’importante fonte di informazione e di crescita intellettiva.

Su smartphone e tablet, poi, il download delle applicazioni a sfondo educativo ha toccato principalmente le famiglie benestanti che hanno anche un accesso più facilitato a piani internet familiari e all’acquisto di app specifiche. I mezzi tecnologici, dunque, rischiano di creare una spaccatura tra abbienti ed indigenti.

 

 

 

A cura della Redazione di Mammole

 

 

Fonte:
https://www.commonsensemedia.org/research/zero-to-eight-childrens-media-use-in-america

 

 

Vuoi saperne di più? Le Mammole ne discutono qui LINK

 

 

 

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