Grazie agli studi condotti sulla nutrizione ormai è accertata la correlazione tra l’alimentazione seguita durante l’infanzia e il manifestarsi di determinate malattie in età adulta; i dati ottenuti hanno persino messo in discussione abitudini consolidate da tempo sugli alimenti generalmente consumati a partire dall’alimentazione complementare, comunemente chiamata svezzamento.
In questa fase, secondo l’opinione dell’esperto, non è consigliabile servirsi solo di latte vaccino come fonte lattea; come asserisce Marcello Giovannini, Professore Emerito di Pediatria dell’Università degli Studi di Milano e Presidente della Eans, European Academy of Nutritional Sciences, l’alimentazione, nei primi 3 anni di vita, deve tenere conto dei bisogni nutritivi di un organismo in formazione, pertanto è da scongiurare assolutamente uno squilibrio alimentare nel bambino, possibile causa, nell’adulto di domani, di malattie come obesità, diabete ed ipertensione.
Il latte vaccino, se unica fonte di latte nel bambino durante i primi anni di vita, determina un apporto proteico superiore all’effettivo fabbisogno, in quanto il latte vaccino è ricco di proteine, ed una carenza di ferro, di cui invece è povero.
I bambini dai 6 mesi ai tre anni, spesso seguono una dieta che non copre il fabbisogno giornaliero di ferro, minerale importante per lo sviluppo cognitivo, del sistema nervoso centrale e del comportamento. Oltre che con il latte materno, è quindi importante che l’introduzione di alimenti diversi pervenga gradualmente ad una dieta varia e bilanciata.
Ogni genitore ha la responsabilità delle scelte alimentari della sua famiglia e nell’effettuare scelte consapevoli è importante considerare che l’apporto proteico derivante dall’assunzione del latte vaccino, che rappresenti la fonte principale di latte, in un bambino entro i due anni di età, risulta tre volte superiore al suo effettivo bisogno e considerare che il latte materno, contiene il 5% di proteine.
Pertanto riteniamo sia quantomai utile rifarsi alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che sottolineano l’importanza dell’allattamento al seno nei primi 2 anni di vita del bambino.
A cura della Redazione di Mammole
Fonte: Ansa
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